venerdì 23 dicembre 2011

lo cerco ma non lo trovo

se non si vede e non si sente, probabilmente non esiste. se non si vede e non si sente, probabilmente non interessa a nessuno. non interessando a nessuno, sarà solo una parola, una cosa, un'essere che non c'è. forse un mito o una leggenda. l'altruismo non c'è e nessuno lo cerca.

mercoledì 21 dicembre 2011

annuncio italiaco

gente, pensate di più, parlate di meno, così riuscirete a trovare la strada, per farvi meglio i fatti vostri!

martedì 20 dicembre 2011

guardo al bello di domani

è per questo che non voglio tatuaggi. son cose belle da disegnarsi sulla pelle. dunque io voglio solo le mie cicatrici per ricordarmi degli sbagli, delle cose brutte. la mia esperienza che guardandola, mi fà andare avanti a cercare le cose belle. che per me non sono i tatuaggi. disegno io la mia pelle e il mio corpo. faccio di me la tela dipingere e masso da scolpire.

lunedì 19 dicembre 2011

viaggiando tra la gente in festa

in questi giorni di festa, sto notando la vera cattiveria delle persone. piuttosto che pensare al significato del periodo, pensano solo a falsi perbenismi. ipocrisia assoluta. la solita scenetta domenicale, di chi un'attimo prima si è scambiato un gesto di pace e poi a litigare per un parcheggio mal riuscito vicino la pizzeria. per chi sente veramente questo periodo, dovrebbe veramente pensarci su a quello che si trova intorno. per me che non dò da molta importanza a questo evento, mi fà sentire triste, tra gli ipocrisia della gente. perchè spero che gli altri, rispondano ai miei sorrisi, alle mie battute, alle mie gentilezze. invece accade l'opposto, senza migliorare la giornata. passano i giorni e spero che tutti siano nuovamente impegnati alla ciclicità della vita quotidiana, così almeno mi sento autorizzato a non sorridere a tutti, ad essere asociale per gli altri, ad essere arrogante nelle risposte. così gli altri andranno in giro come zombie falsamente guariti con noia, stress e falsi perbenismi ed io il solo a rendermene conto.

domenica 18 dicembre 2011

gli esiti della vita

accadono cose, inevitabili, da smontare intere costruzioni, situazioni da cambiare completamente vita. eppure come ho sempre scritto, bisogna adattarsi, per non rischiare di morire e rimanere indietro. l'adattamento con il tempo è la miglior medicina, riesce nella maggior parte delle volte. gli eventi che accadono, probabilmente non li vogliamo, ma appaiono dal nulla e ci portano a strade diverse da quelle scelte. dunque è bene, coglierne il significato, senza dispersi ed accettarle. prendere insegnamento e continuare a imparare da ogni singolo attimo dell'accaduto. gli eventi possono anche cambiare la vita, ma non dovrebbero cambiare la mente di chi li subisce. se così non fosse, probabilmente non aveva il suo peso o la sua validità.

sabato 17 dicembre 2011

se solo sapesse

se devo proprio pensarci, allora ringrazio del bene che mi è stato dato. dei sorrisi che dò e ricevo, del benessere che provo e che posso dare. ogni volta che sento qualcuno lamentarsi, penso che non abbia abbastanza esperienza per parlare e lamentarsi. sopratutto perchè li vedo vivi e vegeti, con grandi energie per lamentarsi, cosa che altri non possono permettersi. chi non conosce sofferenza non sà apprezzare le cose piccole, figuriamoci dare il giusto peso alle grandi e belle cose! vedere persone trascinarsi un finto sorriso, fà tristezza. vedere persone sfortunate in natura con sguardo aggressivo e rabbia, mi fà orgoglioso di ciò che faccio, perchè non risparmio nessuna energia al giorno, vado a dormire stanco ma contento di aver usato la mia vita e giornata. passo dopo passo, fatica dopo fatica. costruendo quello che và costruito, senza lamenti.

mercoledì 14 dicembre 2011

l'ipocrisia di chi pensa di saper vivere

chi sceglie nella vita, non sbaglia mai. anche chi sceglie di essere controcorrente. si dà per certo che è una sua decisione. quindi anche morire. al di là del suicidio, dell'eutanasia, chi và oltre a queste azioni? penso pochi. l'ipocrisia di sapere della vita e della sua bellezza. bè la bellezza di alcuni , può essere l'orrore di altri. quando qualcuno fà questo passo, penso poverino. poverino perchè chissà che tragedie ha dovuto subire per scegliere questa soluzione. perchè c'è chi pensa sia una via di fuga, chi una debolezza, chi pauroso, io la chiamo scelta. chi lotta faccia il suo senza giudicare. quello lo farà qualcuno a cui non arriveremo mai.

martedì 13 dicembre 2011

quando verranno a prendermi

prima o poi staccheranno la luce. quando arriverà questo momento, non sò se la prenderò bene. penso sempre nella vita, viaggia più che puoi vedi tutto quello che puoi bacia le più belle ragazze che puoi. non sò quando mi verranno a prendere cosa accadrà. sarò scontento, lo sò. almeno per ora. non sono volubile, ma è che la vita è fatta di cambiamenti. è mutevole e bisogna adattarsi. e quando non riuscirò più ad adattarmi allora non sarò più contento della vita. allora potrei preferire che mi venissero a trovare. quando posso vorrei fare un giro nei posti dei miei sogni. almeno quelli non possono togliermeli.

sabato 10 dicembre 2011

giudicare un'azione

ridi al giudizio di chi ti giudica, perchè se ha un giudizio su di te, non può averlo per se. quindi non è riuscito a fare quello che hai fatto! invidia probabile, non sò, ma sicuramente non ha avuto il coraggio dell'azione che ha giudicato.

venerdì 9 dicembre 2011

WTF

esatto WTF! come mai tutti a sapere i fatti altrui, ma se gli chiedi qualcosa non ti seguono nemmeno con lo sguardo. son buoni solo a sbirciare pagine di fb e poi quando si và al sodo, non ti conoscono. meno male riesco a risparmiarmi scene patetiche con l'invenzione che non ha subito modifiche dell'e-mail. mitica, rassicurante ed economica. con quella mi sento molto più a mio agio. grazie ad all'antenata arpanet, siamo qui a parlare, scrivere, disegnare, registrarci e condividere con chi si vuole. w l'e-m@il!

giovedì 8 dicembre 2011

vuoto nel mondo

pensandoci bene, ma cos'ho? non ho nulla. il bene materiale, i pezzi di plastica, i pezzi di ferro. quello che mi circonda. quello che mi veste. le persone che mi stanno attorno. cos'ho di tutto questo? non ho niente. solo davanti un mondo intero da vedere, guardare, osservare e imparare. è una bella sensazione, cioè non aver nulla e sentirsi soli da stare bene. soli con se stessi, quindi liberi. potrete vestirmi. dirmi come nutrirmi. come comportarmi. come spendere. come baciare. come dormire. come guidare. come guardare. ma non mi avrete mai. non mi direte mai come pensare. solo, senza considerazioni di nessuno, ma sopratutto libero. dentro sono libero di pensare. il bene più prezioso. non addoberò nessuna cosa per piacere ad altri, lo farò solo dentro di me e chi saprà cogliere il gesto, sono sicuro che lo apprezzerà. un ciao al mondo che costringe a uniformarsi all'uomo.

mercoledì 7 dicembre 2011

il tempo migliore

solo con sacrificio si conoscono le vere bontà della vita. solo sacrificandosi si può apprezzare tutto ciò che è semplice. tutto quello che ai nostri occhi è scontato. tutto quello che pensiamo siano nostro di diritto. certo si può anche imparare da esperienze altrui, ma viene meglio sulla propria pelle. bruciarsi per imparare, non è bello, ma sicuramente fà effetto. i tempi cambiano e nessuno può dire se oggi è meglio o peggio di ieri. con paragoni si può dire cosa è meglio o peggio, ma tutto è dovuto ad una catena di eventi, per cui se ci si tira indietro ad alcune cose brutte, si portano dietro anche alcune belle. quindi stiamo buoni e calmi per quello che abbiamo e continiamo a migliorarci, giorno dopo giorno.

martedì 6 dicembre 2011

accettiamoci o sopportiamoci

dalle cattiverie umane siamo già abituati. le subiamo, ci ribelliamo, le affrontiamo e tante altre cose. ma delle stranezze come essere vivente proprio non ci siamo ancora abituati. vedere altre specie animali comportarsi in determinate maniere, ci fà sorridere, eppure le accettiamo perchè noi studiamo i loro comportamenti. ma quando siamo noi ad essere goffi, ridicoli, buffi, strani o peggio perversi, la cosa ci fà un pò paura. perchè ci sono canoni di comportamento dettati da chissà chi, da prendere come paragoni e confrontarsi, ma non c'è coraggio nell'affrontare la diversità o le stranezze che abbiamo. il brutto è vedere che qualcosa può andare storto, anche in noi, vedere che c'è diversità e non saperle gestire. fanno quasi pena, fanno quasi disperare.

lunedì 5 dicembre 2011

viviamola

bisogna continuare a giocare. tutti sanno che si può finire, vincendo o perdendo. mai in pareggio! forse si ripete la partita, ma si conosce la fine. almeno ognuno crede di sapere la "vera" fine. chi pensa che si possa ripetere, chi si và in meglio, chi in peggio e chi niente di tutto questo. ma al di là dei propri pensieri, la tristezza è pensare che comunque vada, quello che facciamo non serva a nulla. tanto non ci sarà più nulla, non dovrò preoccuparmi di niente, oppure sarà pe1ggio di così. comunque vada se c'è da vivere, bisogna vivere! il gioco è darci dentro e non fermarsi, comunque vada, si vinca o si perda. dare il meglio, dare tutto senza sprecare una goccia o meglio sfruttare tutto quello che c'è a disposizione. vivere per far passare il tempo, come diceva il buon Chinasky, fà schifo. vivere per godersi ogni secondo è l'ideale per ognuno di noi. mettersi in gioco anche se si può prevedere la fine.

domenica 4 dicembre 2011

come si fà ad andare avanti

in molte cose trovo che sia l'opposto. poi sta a noi trovare le vie di mezzo, tutti i colori tra il neor ed il bianco. le parzialità e le sfumature che rendono ancora più belle le cose e le persone. si inizia sempre dal giusto o sbagliato. il buono o il cattivo. il bello ed il brutto. in tutto, trovo sempre che si sia una cosa forte e un'altra debole. in ogni cosa mi serve vedere chi è forte e chi il debole. perchè è così che si và avanti in natura. i forti che lottano, che sbagliano e si correggono, che sanno fare le cose, che non si tirano indietro. tutti quelli che si riconoscono nella forza sanno dare un motivo per andare avanti. i deboli, non vedono oltre il loro naso. non sanno cosa c'è oltre l'orizzonte. dunque sono problemi loro. i forti sanno come andare avanti e sorpassare i deboli.