Dai su,
ogni tanto ci vuole per rilassarsi.
Tra le cose più tristi è essere come un vegetale, un'albero con le radici che ti immobilizzano a terra, le fronde all'aria aperta, ma impossibilitate a muoversi se non aspettando un pò di vento o pioggia o grandine che le agiti che le mobiliti che le faccia muovere un pò. La testa verso il cielo senza riuscire a essere liberi.
È sempre triste ridursi a contenitore di noi stessi, senza apprezzare il gusto del nostro corpo, il gusto del nostro benessere, del nostro movimento, della nostra energia.
Quando non sò che fare magari mi fermo e chiedo.
Chiedo a chi penso ne sappia più di me e meno di me.
Scopro magari che mi sbagliavo nel mio giudizio sulle persone.
Potrei altresì scoprire che in verità, ne sò di più di tanti altri, così ne faccio tesoro.
Riservo i miei pensieri per persone migliori.
Per quell'oro nascosto che possono essere gli amici veri e le persone saggie e riservate che pensano solo a trovare i ramoscelli nei propri occhi.