giovedì 26 novembre 2009

questa la trovo una canzone sorridente :)



non ricordo dove l'ho sentita, ma avevo la necessità di condividerla.

sempre più rabbia.

anche oggi ho scoperto qualcosa di nuovo.
giorno dopo giorno con la speranza di nuove insegnamenti, apro le orecchie, il cervello e gli occhi per capire, conoscere, guardare, osservare, sentire.
un sentimento,
non si compra, lo si guadagna.
si può artefare qualche sentimento anche con i soldi, ma non sarà vero.
la bellezza esempio di un essere vivente come il cane, è la fedeltà incondizionata.
lui la dà.
che tu sia un cattivo o un buono. a lui non importa.
ti vede come il suo migliore amico, padre, amico, padrone, come un'altro animale di cui si può fidare ciecamente e farà qualsiasi cosa per te.
lo stesso lo possiamo fare noi esseri umani?
che compriamo amore, fiducia, silenzio, passione e altre cose.
una volta finiti i soldi o il potere, possiamo dire addio a le cose che pensavamo di aver costruito o meritato o conquistato.
era una menzogna, non era nulla di vero.
ora ricomincia da capo ma senza finzione, inizia pure a meritarti l'amicizia, la passione, l'amore e il rispetto altrui.
ci possiamo nascere con queste attitudini, ma nel tempo le distruggiamo.
è questo il problema dei bambini.
è che crescono con noi grandi.
quindi nel tempo imparano tutte le bruttezze dell'essere umano.
il problema di altri paesi del terzo mondo è che ci siamo noi occidentali a dargli "una mano".
se solo si potesse aver cura del buono e non della competizione nella vita, pensare a cosa si possa fare nel mondo per migliorarlo e starci bene.
senza correre dietro ai soldi al potere e tutti gli altri trucchetti dietro a loro.
anche oggi imparando cose nuove, ho sempre rabbia.
ma la indirizzo qui senza rovinarmi la via e spero sopratutto quella degli altri, che spesso mi ascoltano.
ringrazio tutti.
primo me stesso.

giovedì 19 novembre 2009

la stranezza dell'essere umano

è più facile mettersi nelle mani di chi non ti ha mai criticato nemmeno una volta, piuttosto di chi ti ha sempre ascoltato, giudicato, consigliato e criticato, conoscendoti anche nelle profonde intimità.
perchè?

mercoledì 4 novembre 2009

per la serie non aveva proprio niente a cui pensare oltre il crocifisso?

cè una notizia nelle prime pagine dei quotidiani che ci avvisa che:
la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha deciso per noi ed una signora, che suo figlio non deve vedere il crocifisso in classe a scuola.

questo mi è venuto in mente guardando i tg e leggendo qua e là in internet e nei giornali quotidiani.

dunque non riuscendo a far togliere un simbolo caro o meno caro a tutti gli italiani, si è dovuti ricorrere ad una istituzione più grande e alta a livello competenze  dell'Italia e italiani stessi.

pensandoci bene, cè rispetto per il pensiero della madre preoccupata per il figlio,
ma se proprio devo approfondire il pensiero, penso che questa persona non è veramente italiana.
non parlo della sua provenienza, infatti è di origini finlandes, così dicono e scrivono, ma
anche se non credi, non dovrebbe infastidirti una simbologia che hai davanti gli occhi.
tanto meno toglierti la capacità di istruire tuo figlio in una diversa religione.
non cè obbligo nel pensarci, solo guardarci se proprio si vuole.
nemmeno osservare, solo guardare.
dunque l'integrazione dovè?
una scuola che dovrebbe educare ad essere italiano e studiare da italiano , con tutte le cose che comporta, tra cui la sua religione . nessuno obbliga nell'essere e seguire quella religione, ma si obbliga a capire che dove siamo è anche quello.
quello con cui siamo cresciuti, non certo scelto, ma nemmeno imposto.
dunque se si vuole essere un'italiano, si dovrebbe anche accettare una simbologia che non ci appartiene o non condividiamo, perchè comunque i libri di storia sono stati già scritti.
possiamo vantarci di essere italiani anche per tutte le croci che spuntano in tutta Italia sopra le chiese, monasteri, sacrari e altre strutture ecclesiastiche varie che sono sparse in tutta l'Italia.

nel parlare della corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, penso che hanno ragionato forse poco o male, perchè se qui da noi non è stata accettata la richiesta della signora, un motivo ci sarà.

questo non se lo sono posto e hanno deciso così.

ma poi penso, se fossi animalista e vegetariano, che faccio, ricorro alla corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo per far oscurare le vetrine delle macellerie d'Italia?