a pensarci bene,
la sua terra non mi interessa poi molto,
le sue origini per niente.
la sua gente tanto meno.
i sapori del suo territorio, affatto.
i pensieri e le grandi persone che sono uscite da quella regione,
niente di niente.
insomma, non mi interessa niente di quello che le persone nostalgiche pensano,
del proprio paese, città, zona, nazione.
delle proprie persone, personaggi, pensieri e movimenti.
delle invenzioni, delle bellezze, dei sapori e delle cose invidiabili.
mi interessa sapere che si chiama Italia.
che sia fatta da italiani.
per tutti gli altri, penso siano un po' razzisti , malinconici , tristi , vecchi , chiusi , ipocriti , stressati.
se proprio gli piace, perché non tornano da dove sarebbero partiti e magari ci rimangono a costruire qualcosa di buono.
visto che non si trovano lì, mi verrebbe da pensare che non c'è nulla da fare, da pensare e gustare.
però un'occasione ci sarebbe se tanto ne parlano bene.
però siam sempre lì, si sputa e disprezza quello che si ha, illudendosi delle proprie radici e pensare che si stava meglio quando si stava peggio.
sabato 17 agosto 2013
giovedì 8 agosto 2013
io provo a fare così
pensandoci bene,
pensare in positivo aumenta un pò tutto.
stima, piacere, riflessi, efficacia, prontezza e tutto il necessario per riuscire in qualcosa.
pensare in negativo, finora vedo che diminuisce tutti i presupposti di prima.
dunque oltre al male che già c'è,
che altro si può aggiungere?
altro male?
bè io aggiungo del bene così magari me la cavo.
pensare in positivo aumenta un pò tutto.
stima, piacere, riflessi, efficacia, prontezza e tutto il necessario per riuscire in qualcosa.
pensare in negativo, finora vedo che diminuisce tutti i presupposti di prima.
dunque oltre al male che già c'è,
che altro si può aggiungere?
altro male?
bè io aggiungo del bene così magari me la cavo.
mercoledì 7 agosto 2013
ciclista avvisato, mezzo salvato
più di una volta suono il clacson per farli redimere.
eppure sempre a chiacchierare in due tre o in gruppo folto da occupare la corsia come un camion.
ebbene c'è una dovuta e sentita legge del codice della strada che regola la circolazione in una fila,
così da non doversi fare male e passare dalla parte della vittima.
eppure sempre a chiacchierare in due tre o in gruppo folto da occupare la corsia come un camion.
ebbene c'è una dovuta e sentita legge del codice della strada che regola la circolazione in una fila,
così da non doversi fare male e passare dalla parte della vittima.
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