lunedì 12 ottobre 2009

la competizione


in qualsiasi cosa si faccia, cè sempre un confronto.
se la si fà da soli, si confronta con la volta precedente, a meno che sia la prima volta.
ebbene le successive, si tende sicuramente a compararle, confrontarle, criticarle, paragonarle, raffrontarle e via dicendo, finchè, non si arriva alla famosa competizione.
cosa può portare una competizione?
ad una partita, un match, una disputa, forse una lotta, una mischia e perchè no una guerra.


ma se invece di pensare ad un raffronto lo si pensi solo al fine di se stessi?

cioè pensiamo a quel che facciamo solo per il nostro bene ed invece di vedere l'avversario come il nemico, vederlo come un compagno di viaggio o prestazione, sempre in maniera amichevole.


benchè difficile, dovrebbe servirci per migliorarci, finchè passando il limite del compagno di viaggio, lui migliori e ci superi a sua volta, come un circolo vizioso, migliorando volta in volta.


il vero avversario allora sarà solo nella nostra mente, solo dentro noi stessi.

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